Cenni storici

Le origini di Carmiano sono antichissime. La Puglia si suddivideva in Daunia, Peucetia e Messapia, e di quest'ultima area faceva parte Carmiano

Ipotesi sulle origini del nome

Per quanto riguarda la derivazione del nome si fanno varie ipotesi: una è quella di far derivare il nome Carmiano da "Carmen", cioè "canto", oppure da "Carminio", in considerazione del colore rosso della terra. Secondo invece la versione del Ferrari e di tutti gli scrittori di storia patria a lui succeduti, quali il Tasselli, il Marciano, l'Arditi, il Coco ed altri ancora, il nome "Carmiano" deriva da "Carminius" , valorosissimo centurione romano al quale il Senato della Repubblica assegnò cento iugeri di terreno della Messapia quale premio per le sue imprese gloriose. Egli prese dunque possesso di quelle terre stabilendovi la sua dimora unitamente ai suoi familiari ed ai numerosi suoi fedeli soldati. Dopo la sua morte quelle terre passarono in eredità ai suoi successori col nome di "Praesidium Carmianensis", ovvero "Carminianum".

L'epoca romana

Carmiano, secondo alcuni scrittori, ebbe un periodo di vero splendore nei primi secoli dell'Impero Romano, quando grazie al suo meraviglioso clima temperato, alla lussureggiante vegetazione delle sue selve ed alla ubertosità dei suoi vigneti, diventò patrimonio privato degli Imperatori e venne a godere di particolari privilegi.In seguito alla caduta dell'Impero Romano, anche Carmiano decadde. Ebbero inizio le incursioni barbariche e il paese fu distrutto più di una volta.

Il Medioevo

Carmiano venne ricostruito durante la dominazione bizantina , ma non più sulle sue stesse rovine. In un passato piuttosto recente, in occasione di lavori di sterramento, furono ritrovate, nelle contrade "Maggi" e "Saraceni", tracce di muri, forse resti dell'antico villaggio di Carmiano, ed alcune tombe distrutte, dove furono rinvenuti degli oggetti.In seguito alle devastazioni dei secoli IX e X, compiute nell'intero Salento ad opera dei Saraceni, degli Ungheri e degli Slavi, nessuno degli storici parla più di Carmiano sino all'anno 1000.Durante il Feudalesimo Carmiano fece parte della Contea di Lecce.

Il governo dei Padri Celestini

Dal 1448 al 1807 fu sotto il governo dei Padri Celestini , che erano arrivati numerosi a Lecce nell'anno 1353 per merito del conte Gualtiero di Brienne. Fu questa per il paese un'epoca di pace, di serenità e di prosperità. Anche a Carmiano i Padri lasciarono il segno della loro tangibile operosità, come testimonia "Palazzo dei Celestini", situato nel centro storico sulla via provinciale per Lecce.

Dal Risorgimento ai due conflitti mondiali

Durante il Risorgimento Carmiano prese parte attiva all'azione della rinascita nazionale. Furono un gruppo di uomini colti e il clero intelligente a farsi portavoce di una nuova concezione politica e, nello stesso tempo, informatori di quanto avveniva in ogni parte della penisola. Allorquando Federico II di Borbone, il 29 gennaio 1848, concesse la Costituzione , anche a Carmiano come avveniva in tutta l'Italia, ebbero luogo manifestazioni patriottiche con canti, suoni e sventolio di vessilli tricolori, festeggiamenti che ebbero luogo anche in occasione delle gloriose imprese compiute da Vittorio Emanuele e da Garibaldi. Il 21 ottobre 1860 si svolse anche a Carmiano il plebiscito in favore di Vittorio Emanuele per l'annessione del Napoletano al resto d'Italia, ed ebbe esito favorevole. Numerosi furono i cittadini carmianesi e maglianesi che diedero il loro contributo, anche con la perdita della vita, alla causa del Risorgimento d'Italia, del conflitto Italo-Turco del 1912 e dei due conflitti mondiali.

Fonte Giovanni Paticchia, "Carmiano e Magliano - Compendio di storia patria", Panico, Galatina (Le), 2000

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