Fontana monumentale

Fontana monumentale

Scheda di dettaglio

La fontana monumentale, denominata volgarmente "la funtana rande" per le sue ragguardevoli dimensioni, rappresenta la storia del Novecento artistico-artigianale carmianese, in quanto costruita da maestranze locali. La prima realizzazione risale al 1922 , anno del completamento dell'Acquedotto Pugliese, quando fu definita "La fontana del Sele", dal fiume che l'alimentava.

La struttura originaria, progettata dallo scultore Antonio Bortone, si sviluppava in forma piramidale e ben proporzionata. Nel 1928 fu effettuato il primo restauro, che la trasformò in un simbolo fascista attraverso l'aggiunta di una scultura bronzea femminile raffigurante l'Italia, che con la mano destra incideva sul ceppo l'epigrafe commemorativa "MCMXXVIII anno della nuova era" mentre con la mano sinistra reggeva il fascio littorio.
Qualche anno dopo, trovandosi in condizioni precarie, fu demolita. Nella stessa piazza fu innalzata una nuova fontana alta m 3,95 in onore ai "Caduti in guerra" del 1915/18, come si evince dal bassorilievo bronzeo datato 1931 e realizzato dall' artista R. Giurgola , raffigurante un'immagine muliebre che rappresenta la patria.

La nuova struttura, completamente diversa dalla precedente, è formata da una base quadrata su cui si sviluppano in forma piramidale cinque gradoni in carparo; sul secondo sono inglobate simmetricamente due ampie vasche rivestite da uno strato di cemento. Sul quarto e il quinto, invece, sono state prodotte due superfici concave con simboli del regime ormai scomparsi. Nella parte centrale dell'ultimo gradone si svolgeva un parallelepipedo di marmo bianco, decorato da due teste bronzee leonine dalla cui bocca traboccava l'acqua. Su una delle sue superfici compare l'epigrafe: "l'acqua sgorga copiosa su questa terra feconda e madre di eroi"; sulla faccia opposta, invece, compare: "Carmiano riconoscente ai suoi caduti in guerra del 15/18". Superiormente si innesta un catino marmoreo del diametro di m 1,30 e profondo m. 0,60.

Dopo la caduta del Fascismo, la data commemorativa fu cancellata, i simboli furono rimossi, solo la pala bronzea fu salvata. Come tutti gli italiani, anche i carmianesi sentirono la necessità di rimuovere dalla loro mente il ricordo di quel periodo tragico; allora sentirono la necessità di modificare la fontana monumentale aggiungendo, all'interno della vasca superiore, un prolungamento del parallelepipedo su cui fu posto il simulacro della Madonna Immacolata in preghiera.

Fonte

Silvio Macchia, Emanuele Rizzo, Pietro Vergine, "La Fontana Monumentale di Carmiano", in "Lu Lampine", Quadrimestrale di Cultura Salentina, Anno XV, n. 3


Contatti e recapiti

  • Indirizzo: Piazza Armando Diaz - Piazza Armando Diaz

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