Carmiano Prima tappa per il progetto Afghanistan, 30 foto di Torsello su altrettanti Comuni del Salento

E' partita ieri mattina da Novoli e Carmiano la rassegna fotografica culturale dedicata al dialogo con le civiltà e le culture arabo-islamiche, con il progetto "Staramascè" di Gabriele Torsello, il 37enne fotoreporter italiano sequestrato in Afghanistan sette mesi fa e tornato libero dopo 23 giorni di prigionia. Trenta, dei quaranta comuni salentini che hanno aderito al progetto "Staramascè" sono interessati dall'iniziativa che rientra nel programma Negroamaro 2007 promosso dalla Provincia di Lecce.
Una rassegna delle culture migranti dedicata al dialogo con le civiltà e le culture arabo-islamiche. In questo contesto si inquadra la mostra: l'autore ha realizzato 30 gigantografie da posizionare sulle facciate di altrettanti sedi municipali del salento.
<<L'idea nata da un premio ritirato a Londra - spiega Torsello - sta riscuotendo interesse nel Salento. Il progetto comprende attimi di vita quotidiana in Afghanistan. Un mezzo per far conoscere altri aspetti di un popolo che vuole vivere in pace e collaborazione con l'Occidente nel rispetto delle culture>>.
Ma a sette mesi dalla liberazione, a riflettori spenti, Gabriele Torsello come ricorda il sequestro e la liberazione?
<<Sono riuscito a smaltire quei difficili momenti. Dopo la liberazione non mi riconoscevo. Adesso penso di tornare a lavorare, e far conoscere l'Afghanistan, un popolo che va capito dopo tanti anni di guerra. Nei villaggi non arriva l'informazione; l'integrazione in quei posti va fatta gradualmente>>.
A Carmiano, Torsello è stato ricevuto dal presidente del Consiglio (il sindaco era fuori sede), L'assessore Ianne e il consigliere Liaci. Dall'incontro è nato anche un appuntamento per settembre con i ragazzi delle elementari e delle medie.