IL CASO/Durissimo attacco della sezione all'amministrazione di centrosinistra guidata da Umberto Ferrieri Caputi Carmiano, la giunta sul patibolo dei Ds <>. Son

CARMIANO. <<Un'amministrazione comunale caratterizzata da mancanza di trasparenza, partecipazione e condivisione, con malcontento fra la popolazione e con una notevolissima responsabilità degli attuali amministratori>>. Un severo attacco di accusa da parte della sezione dei Ds, che, di fatto, sfiducia l'attuale amministrazione di centro sinistra guidata da Umberto Ferrieri Caputi.
Un attacco formalizzato in un manifesto pubblico che sarà affisso fra qualche ora sui muri e che potrebbe portare alla fine anticipata del mandato. Se i quattro amministratori comunali tesserati ai Ds, cioè un capogruppo, due assessori e un consigliere comunale, dovessero prendere atto del documento politico, la maggioranza, già indebolita dalle posizioni autonome di Carlo Attanasio, ex segretario Ds, e Claudio Spedicato dei Verdi, sarebbe al copolinea dopo due anni.
<<Il coordinamento Esecutivo della sezione Ds>>, si legge nel documento, <<non può tacere su come stia precipitando il livello della politica cittadina. Evidentemente la sezione Ds, nonostante abbia sostenuto in campagna elettorale il programma della lista "Idealmente", deve rivedere la sua posizione. Il cercare di stimolare l'amministrazione al dialogo sulla politica e sui problemi dei cittadini attraverso i consiglieri non ha funzionato. A anzi è stato per certi versi un ostacolo. La responsabilità degli attuali amministratori>>, viene ribadito in modo netto, <<è notevolissima. La trasparenza delle scelte amministrative, il confronto fra le forze politiche, il coinvolgimento delle parti sociali, la partecipazione dei cittadini, la costruzione di un progetto condiviso per il futuro, non trovano attuazione a Carmiano>>, scrivono i Ds, <<I "tavoli" di volta in volta promossi, mai istituzionalizzati con precisati ruoli, non possono certamente contenere l'atteggiamento dirigista e bloccato che caratterizza l'attuale gestione>>.
Parole durissime alle quali se ne aggiungono altre, ancora più significative: <<viene così alimentata una profonda crisi di democrazia rappresentativa, tanto più rischiosa dove è più facile la deriva populista, governabile dai potentati familiari>>.
Il documento poi prosegue su vari temi oggetto della dura articolata critica. <<Ci sono problemi aperti, che ancora rimangono sconosciuti nella loro consistenza>>. Il riferimento è alla costituzione della società patrimoniale, al Pug, al contenimento della spesa, alla difesa dell'ambiente, al recupero dei beni storici e alla politica di bilancio, anche quest'ultima vista come processo non condiviso <<con conseguenti risultati di malcontento e disapprovazione da parte della cittadinanza>>.