La Tragedia/ Domani avrebbe dovuto vendere la Kawasaki, per sposarsi Magliano, l'ultimo giro in moto ha tradito il <>

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MAGLIANO (CARMIANO). Doveva vendere la moto per completare la casa e poi sposarsi. Un destino crudele lo ha strappato, però, ai suoi sogni e a quella Kawasaki 1000, invece che un aiuto per realizzarli, si è trasformata in uno strumento di morte.
L'intera comunità di Magliano piange Luciano Esposito Luperto, morto domenica mattina a 32 anni, a seguito di un terribile incidente stradale sulla Carmiano-Leverano.
Luciano era conosciuto, ma soprattutto amato, da tutti. Un gigante buono, estroverso, il classico <<amico di tutti>>. Unico figlio maschio dell'ex direttore dell'ufficio postale, Vito Luperto, il giovane ha davvero lasciato il vuoto. In tanti da domenica, soprattutto coetani, sono accorsi a dare conforto alla famiglia. Al piano superiore della casa dei genitori, al civico 54 di via Dante Alighieri, Luciano aveva fatto costruire il suo appartamento, in vista delle nozze con una ragazza di Lecce. Doveva vendere la moto proprio domani per comprare le porte e terminare i lavori del suo nido d'amore. Ma i sogni si sono infranti sulla provinciale che porta al mare, su quella strada costellata di troppe pericolosissime curve, tanto che ormai viene definita <<la strada della morte>>. Doveva essere, in attesa della vendita, uno degli ultimi giri con la sua moto in direzione del mare, ma è diventato l'ultimo. I soccorritori, e fra essi anche alcuni parenti, lo hanno trovato fra le vigne, subito dopo un volo di alcuni metri in seguito al tremendo scontro frontale tra la Kawasaki e un'audi A4 station wagon, sulla quale viaggiavano Francesco Favale, 29 anni, e una coetanea, Francesca Madaro, entrambi di monteroni. Appena il feretro è giunto a casa dall'obitorio, intorno alle 15 di ieri pomeriggio, la scena è diventata straziante. Giovani, parenti e soprattutto i genitori trasformati in maschere di dolore. La stessa scena all'ultima uscita dalla casa paterna prima di raggiungere la vicina chiesa <<Maria Santissima Assunta>>, dove è stato celebrato il rito funebre.
Al posto dei fiori, tante lacrime per quel <<fratello>> - così come hanno scritto i suoi amici - il cui cuore continuerà a battere insieme al loro. Al Parroco, don Mario Pezzuto, il difficile compito di consolare i genitori. <<Solo la fede nel Dio della Vita potrà dare la forza a chi lo ha amato di non disperarsi per la sua dolorosa e immatura perdita>>.

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