Muore dopo aver mangiato pizza e granita. Tragica serata a Gallipoli per uno studente di 21 anni originario di Carmiano allergico ai latticini: fatale lo choc anafilattico dopo la cena

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Choc anafilattico, ovvero il massimo stadio di una reazione allergica. Per ora non si hanno certezze ma solo probabilità ed ipotesi, più o meno fondate.
Tuttavia, in attesa dell'autopsia disposta dalla Procura della Repubblica con cui si daranno risposte puntuali e definitive, sembrerebbe essere questa la causa che ha portato alla morte Roberto Ianne, 21 enne studente originario di Carmiano ma cresciuto a Padova, dove il padre gestisce una pizzeria in pieno centro e dove Roberto ha frequentato, sino allo scorso mese la facoltà di lettere e filosofia. Per adesso, in attesa di conoscere la verità e la reale dinamica dei fatti, sono tanti i pezzi mancanti di un mosaico con molte ombre e tanti, troppi dubbi. Fatto sta che si è scritta una pagina di cronaca in quella che sarebbe dovuta essere soltanto una serata di svago e di relax, una come tante per un gruppo di quattro amici che dal Veneto sono scesi nel Salento per trascorrere le vacanze. Magari scegliendo di visitare il particolare e caratteristico centro storico di Gallipoli, prima di fermarsi a cenare in una pizzeria, per poi continuare al trove. Un programma normale, come tanti, che però lentamente si è trasformato in un incubo prima e in una tragedia poi. Roberto sa di essere intollerante al latte ed ai suoi derivati e sa che, per non avere problemi, deve evitare certi cibi. Per questo, nel chiedere la pizza, si sincera che sia senza mozzarella, come avranno modo di confermare successivamente al maresciallo Salvatore Giannuzzi della tenenza di Copertino - che coordina le indagini - i tre amici testimoni diretti di una morte assurda. La serata prosegue normalmente: i ragazzi cenano, chiaccherano, pagano il conto ma già nel locale, continuano a raccontare ai Carabinieri gli amici, Roberto inizia a manifestare i primi segni di malessere. I ragazzi pensano, come avrebbero fatto tutti al loro posto, a qualcosa di passeggero e pertanto il gruppo decide di continuare la serata a Gallipoli, passeggiando per i vicoli della città vecchia prima di raggiungere una gelateria. Roberto, la cui intolleranza al latte gli impedisce di mangiare gelati, ordina una granita alla menta. In pochi minuti, però, quello che prima era considerato un semplice malore inizia a manifestarsi ancora. Non si tratta più di un malessere temporaneo, forse sono i primi sintomi dell'intolleranza alimentare di Roberto che iniziano a farsi sentire in tutta la loro gravità. Il gruppo di amici decide di lasciare la gelateria e di andare via da Gallipoli, ma intanto Roberto continua a stare male. Il gruppo imbocca la strada del ritorno, ma per il ragazzo le cose non cambiano, anzi peggiorano. Convinti della gravità della situazione, gli amici di Ianne decidono che Roberto va visitato, e subito, da un medico. Per questo, giunti a Torre Lapillo, cercano e trovano il presidio di assistenza sanitaria estiva della marina in cui, come è disposto dall'ASL, il personale medico è operativo dalle 8 del mattino alle 20 di sera.
Alcuni indiscrezioni hanno in un primo momento riferito che il medico avrebbe consigliato al ragazzo di recarsi all'ospedale di Copertino con i propri mezzi, circostanza smentita dal racconto del personale parasanitario di Torre Lapillo. Il responsabile del servizio 118, dottor Maurizio Scardia, ha precisato che il "ragazzo giunto a Torre Lapillo è stato immediatamente posto su un ambulanza e trasferito a Copertino. A bordo un infermiere e un assistente, oltre all'autista. Via radio, visto che le condizioni del ragazzo peggioravano, si è chiesta assistenza medica a Copertino>>. Un'ambulanza è partita da quell'ospedale per incrociare il mezzo già in viaggio da Torre Lapillo: <<Il rendez-vous - precisa Scardia - c'è stato all'altezza del distributore Agip, dove il medico ha preso in cura il ragazzo che però è morto poco dopo>>. Purtroppo la corsa di Roberto Ianne si è conclusa all'ospedale di Copertino , un finale che non cancella le tante perplessità della vicenda e che, in attesa degli esami autoptici, non aiuta a comprendere quella che resta una elementare osservazione: come sia stato possibile che un ragazzo intollerante al latte ed ai suoi derivati abbia potuto ingerire, senza rendersene conto, cibi cui sapeva di essere allergico. Sicuramente si potra capire di più quando si valuteranno gli esiti dell'accertamento tecnico irripetibile, disposto per domani mattina (alle 10.30) dal Pubblico ministero Guglielmo Cataldi e in cui si darà il via all'esame degli elementi probatori raccolti nella giornata di ieri da parte degli inquirenti.

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