Sotto accusa la corsa degli asini: «Una crudeltà»

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C A R M I A N O. Asini terrorizzati dalla paura e colombe bastonate a morte in un groviglio di risate ma anche e soprattutto di tanta indignazione. Una denuncia fermissima, quella della sezione Enpa (Associazione Nazionale Protezionale Animali) di Copertino. Lo scenario è quello dell'otto dicembre, festa dedicata alla Madonna Immacolata, proprio lungo la via che dal Municipio porta alla chiesa dedicata alla Vergine. A farne le spese, però, proprio due categorie di animali, l'asino e la colomba, molto cari alla storia e alla simbologia cristiana.
Una corsa organizzata, per il secondo anno consecutivo, dal Comitato Feste ma che l'Enpa, così come organizzata, contesta apertamente addebitandone la responsabilità al Centro Ippico «Claudio Conversano» e all'amministrazione comunale, chiamando in causa direttamente il sindaco e l'assessore Corrado Vergari.
«Numerose sono state le testimonianze di persone che hanno assistito a tale manifestazione indignate per l'accaduto», dice Lucia Colapietro, responsabile dell'Enpa. E aggiunge: «Il percorso non era affatto in regola, privo dei materassini che servono da recinto e da protezione. Dei ragazzi montavano i quadrupedi, ma non erano loro a guidarli, bensì uomini che tiravano gli asini tramite funi, tanto che le sfortunate bestie a stento mantenevano l'equilibrio. Ma ciò che ha sconvolto maggiormente gli spettatori», viene denunciato, «è stato l'arrivo al traguardo. Questo era costituito da una corda tesa in alto, alla quale erano state appese pignate di terracotta che i fantini dovevano rompere con dei bastoni. All'interno dei recipienti vi erano delle colombe, che sono state tramortite dalle bastonate. Sulla pignata che le conteneva, una delle colombe è cascata a terra, morta, con il collo rotto. Alcuni organizzatori hanno provveduto a raccogliere queste povere colombe in fin di vita».
E poi la condanna, ferma: «Tutto questo è scandaloso. Chiediamo al sindaco di Carmiano di sapere se la manifestazione così come si è svolta è stata autorizzata dal comune e dalla Asl, come è previsto, e se disponeva delle autorizzazioni necessarie. E, inoltre, chiediamo di sapere dove fosse, durante la manifestazione, il veterinario della Asl che doveva essere presente».
Infine, una «promessa»: «Assicuriamo di voler andare a fondo in questa faccenda, perché questi spettacoli vengono organizzate per il discutibile e crudele divertimento di pochi, che non esitano a sottoporre gli animali a terribili sofferenze. Gli asini non sono animali da corsa, queste manifestazioni li obbligano ad un trasporto traumatizzante, e poi allo stress».[m.r.]

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