Antonio Caracuta

Con deliberazione del Consiglio Comunale nr. 7 del 13 gennaio 2014 il Consiglio Comunale di Carmiano ha conferito ad Antonio Caracuta la Civica Benemerenza con la seguente motivazione:

per le sue straordinarie capacità artistiche e umane trasportate su tela e diffuse in varie istituzioni

Antonio Caracuta
Periodo: nato a Carmiano il 29/08/1949

Antonio Caracuta è nato il 29/08/1949 a Carmiano in Provincia di Lecce, dove ancora oggi vive e lavora. Da piccolo, ha sempre manifestato grande interesse e passione per l'arte della pittura, catturando pensieri, immagini, sogni e sentimenti dando loro libertà ed espressione sulla tela.

Uomo di grande tenacia, ha saputo lottare tra le incomprensioni, i disagi di una vita sofferta e travagliata, con ardore e grande zelo.

Autore di numerosissime opere, ha ottenuto riconoscimenti sia in Italia che all'estero, guadagnandosi la stima e la fama internazionale.

Egli ha saputo trasmettere le sue virtù, facendo esposizioni nelle carceri, nelle caserme, nelle scuole, nelle Comunità e nelle Chiese, volendo quasi con forza prorompente aprire il cuore a tutti e fare entrare, con i suoi dipinti, l'esempio della sua forza di volontà e potenza dell'arte: frutto di una grande Fede. Spesso  considerato "Ribelle" perché manifestava il coraggio e il sentimento di aiutare e difendere i deboli.

Tra le sue straordinarie capacità artistiche, quella di eseguire in diretta i suoi capolavori.

Premiato nel 1998 a Parigi con l'opera dal tema: "L'albero della vita" si è aggiudicato il 1° Premio Giuria distinguendosi tra i numerosi artisti presenti all'estemporanea provenienti da tutto il mondo.

Il 29 agosto 1999 ha vinto il 1° Premio e la Medaglia d'Oro alla Galleria delle Belle Arti a Parigi, con l'opera "Il Telefono Azzurro" tra 800 artisti provenienti da tutto il mondo.

Un secondo prestigioso premio è stato riconosciuto all'artista Antonio Caracuta per la stupenda ed importante opera dal tema "Parigi e la sua arte" che ha suscitato interesse ed entusiasmo alla Giuria Internazionale di Parigi in quanto realizzata in diretta in 53 minuti.

Per il Giubileo del 2000, l'artista Caracuta ha donato alla Basilica di S. Maria di Leuca l'opera "Il Paradiso", segno di profonda fede e devozione.

Ritorna a Parigi il 13 novembre 2001, dove è stato riconosciuto primo al salone Internazionale "Accademia di Lutèce" ricevendo il prestigioso incarico di una Galleria Internazionale permanente a Roma.

Nel 2004 la sua Fede lo porta in Vaticano ed è qui che incontra Giovanni Paolo II a cui dona una prestigiosa opera raffigurante Madre Teresa di Calcutta ed il Santo Padre mentre si chinano sulla culla di un Bambino sofferente alla base della quale è scritto "Nessuna vita è da buttare".

Nel 2007, in occasione dei festeggiamenti per il Santo dei Voli di San Giuseppe da Copertino, realizza in estemporanea un'opera alla presenza di migliaia di spettatori che con entusiasmo seguono emozionati l'arte del Maestro. L'opera viene donata a "San Giuseppe e i suoi concittadini" e viene collocata nella casa Paterna del Santo.

Un altro prestigioso incarico gli viene conferito: restaurare la tela ottocentesca raffigurante l'apparizione di San Giuseppe al capezzale della madre morente.

 

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