Frantoio semi-ipogeo

Scheda di dettaglio
Edificato probabilmente fra la seconda metà del secolo XVIII e i primi del secolo XIX , è stato l'unico frantoio attivo nella frazione di Magliano sino al 1945/48 circa. Nel corso degli anni ha avuto diverse superfetazioni che ne hanno cambiato l'aspetto originario.
Si compone di un grande ambiente a forma rettangolare, dove un tempo avveniva la trasformazione delle olive in olio, e di altri vani di misura minore, ai lati di esso. Sul lato destro si scorge l'ingresso al frantoio e una scala a rampa retta con lungo corridoio; superata la porta d'ingresso, a destra vi è un ambiente, dove era collocata la cisterna e al termine delle scale, sullo stesso lato, vi sono quattro vani adibiti a deposito di olive e morchia.
Osservando l'ampia zona dove si svolgeva la molitura, si possono osservare le pietre molari della vasca, sei piattaforme di alloggiamento dei torchi con tracce di scanalature per la raccolta dell'olio e delle acque fetide, che finivano poi nelle rispettive vasche. Inoltre una stalla e due zone, di cui una con camino, adibita a cucina, e l'altra per il riposo dei "trappetari"; tre depositi per le olive, uno dei quali è chiuso; nel grande vano, vi sono poi, delle pile in pietra leccese e una lunga mangiatoia posticcia.
Tutto il frantoio è stato edificato in conci di tufo e quasi tutti gli ambienti sono coperti di volte a botte. Il lastricato è composto da lastre in pietra leccese, volgarmente dette "chianche".
L'ingresso è scandito da un'apertura con architrave lapidea di dimensione notevole, sul cui architrave è scolpita una croce latina a bassorilievo. Segni verticali incisi nella muratura indicano le giornate lavorative.
Sino ai primi anni del 1950 il frantoio è rimasto pressoché isolato sull'attuale via Trappeto; l'espansione degli ultimi decenni lo ha inglobato nel tessuto urbano.
Fonte
Contatti e recapiti
- Indirizzo: Via Trappeto