Salvatore Paolo

Insegnante e narratore.

Periodo: 1920 - 1976

Nacque a Carmiano il 5 febbraio 1920. Terminata la scuola elementare e dimostrata una forte propensione allo studio, entrò nel Seminario Vescovile di Lecce dove portò a termine il quinquennio del ginnasio. Trasferito nel Seminario Superiore di Molfetta e terminato il primo anno di liceo, manifestò la propria volontà di abbandonare il Seminario.

Dall'ottobre del 1938 proseguì normalmente l'iter scolastico presso il liceo classico "Palmieri" di Lecce, dove nel 1940 conseguì la maturità. Paolo, sin dagli anni del Seminario, aveva incominciato a muovere i primi passi verso quella che poi sarebbe diventata la sua naturale vocazione di scrittore. Dopo la maturità si iscrisse al primo anno del corso di laurea in lettere dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, laureandosi nel 1946 presso l'ateneo napoletano. Il 22 marzo 1947 portò a termine "I Melcari", il suo primo romanzo rimasto inedito.

Tra la fine degli anni quaranta e la metà del decennio successivo, egli, oltre a insegnare nelle scuole medie, fu impegnato a dare lezioni private. Nel 1962 venne pubblicato "Il canale" , il suo romanzo più importante. Premiato come inedito nel '59 al "Premio Città di Bari" , appartiene a quel filone della letteratura meridionale di stampo realistico. Nel 1966 uscì "Narratori di Puglia e Basilicata", antologia di narratori pugliesi e lucani, curata da Paolo in collaborazione con Mario Sansone. L'opera conteneva, tra l'altro, pagine narrative dello stesso Paolo.

Nel 1971 venne pubblicata la raccolta di favole "I millepiedi e altri animali" . Si tratta, in realtà, di racconti in gran parte tragici dove il pessimismo di Salvatore Paolo si dilata dal mondo degli uomini a quello degli animali. Nel 1964 compose "Venditore di posti" , racconto lungo, segnalato al "Premio De Giorgi" a Monteroni di Lecce e pubblicato postumo, su proposta della Giuria a cura di quell'Amministrazione Comunale e della Pro-Loco nell'opuscolo "2° Premio Giovacchino De Giorgi 1978". Ammalatosi nella primavera del '73, continuò la sua produzione letteraria sino al '75. Si spense il 30 settembre 1976 , a solo cinquantasei anni.

Fonte: Giovanni Paticchia, "Carmiano e Magliano - Compendio di storia patria", Panico, Galatina (LE), 2000

 

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